- Détails
- Écrit par Super User
- Catégorie : Jewish Voice for Peace
July 17th, 2018
Contact: Sonya E Meyerson-Knox | Cette adresse e-mail est protégée contre les robots spammeurs. Vous devez activer le JavaScript pour la visualiser. | 929-290-0317
Jewish Voice for Peace proud to stand in global solidarity against harmful definition of antisemitism and with human rights and freedom to protest
From South Africa to Sweden, New Zealand to Germany to Brazil, for the first time ever came together in a condemning attempts to stifle criticism of Israel. The statement warns of a growing trend of legislative campaigns to target organizations that support Palestinian rights, particularly the nonviolent Boycott, Divestment and Sanctions (BDS) movement.
- Détails
- Écrit par Giorgio Forti
- Catégorie : Rete-ECO
Mediapart, 18 juil. 2018
La Nation éxiste dans les deux versions, laïque et réligeuse, peu différentes en aggressivité et limitations de la liberté personnelle. Israel est un éxample de transition de la Nation séculaire de ses origines à la Nation religieuse fondamentaliste d'aujourd'hui: la persécution raciste des Palestiniens a été une costante devenue plus féroce après la transition "religieuse".
Lire la suite : Etat National, liberté et identité personnelle,démocratie
- Détails
- Écrit par Bruno Segre
- Catégorie : Dissidenza ebraica
16 aprile 2018
... lo Stato d’Israele compirà 70 anni. Se per molti ebrei la memoria del maggio ‘48 sarà quella di una rinascita portentosa dopo la Shoà e un’oppressione subita per molti secoli, i palestinesi vivranno lo stesso passaggio storico ricordando con ira e umiliazione la , la “catastrofe”: famiglie disperse, esistenze spezzate, proprietà perdute, il tragico inizio dell’esodo di una popolazione civile di oltre settecentomila persone.
Molto problematica è in particolare oggi la situazione di Gerusalemme, città che Israele, dopo averne annesso la parte orientale, celebra come “capitale unita, eterna e indivisibile”. Tale statuto, oltre a non essere riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei governi mondiali, secondo i dettami dell’accordo di Oslo del 1993 doveva essere oggetto di negoziati fra le parti in causa. Gerusalemme Est resta quindi, secondo le norme internazionali, una città occupata con i suoi 230.000 ebrei che vi abitano in aperta violazione delle suddette norme.
- Détails
- Écrit par Rete-ECP
- Catégorie : Rete-ECO
25 maggio 2018
Sul Messaggero del 24 maggio è comparso un articolo fuorviante a firma Marco Pasqua sulla campagna #Cambiagiro, e sul problema palestinese. Chi scrive se la prende contro le persone che in Italia dimostrano, giustamente, contro i “padroni” del Giro ciclistico d’Italia (La Gazzetta dello Sport, del grande gruppo editoriale Rizzoli-Corriere Della Sera) e i loro complici politici italiani e israeliani. Quest’anno hanno deciso di far iniziare il Giro d’Italia a Gerusalemme, su invito del governo israeliano, così facendo propaganda a favore della politica di oppressione di Israele nei confronti dei palestinesi. Negli stessi giorni, a Gaza, l'esercito israeliano apriva il fuoco contro manifestanti palestinesi civili e disarmati che partecipavano alla Grande Marcia del Ritorno. Si tratta di una manifestazione volta sia a protestare contro il blocco della Striscia di Gaza, che dura ormai da 11 anni, e che mette a dura prova la capacità di sopravvivenza degli abitanti di Gaza, sia a riaffermare il loro diritto a tornare alle loro terre da cui erano stati cacciati negli anni 1947-48.
Lire la suite : Il Messaggero, il Giro d’Italia, ebrei e palestinesi
- Détails
- Écrit par Rete-ECO
- Catégorie : Rete-ECO
18 aprile 2018
Leggendo l'articolo che Rivlin ha scritto per i settant'anni dello stato di Israele viene da chiedersi se vive sullo stesso nostro pianeta. Afferma nelle prime righe che viene realizzato “il sogno dell'indipendenza ebraica nella nostra patria”. Ma la patria degli ebrei italiani è l'Italia, degli ebrei francesi la Francia, e così via.
Page 7 sur 45